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jueves, 24 de julio de 2014

EL GATOPARDO



"Se vogliamo chi tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi", esta frase de El Gatopardo se ha convertido en toda una declaración de principios en ciencia política. Una sola novela, publicada tras su muerte, ha convertido a Lampedusa en uno de los autores imprescindibles del siglo XX. El Gatopardo es una oda a la decadencia, al pesimismo existencial, al sueño secular de un pueblo con un brusco despertar...para volver a dormir, la vida transcurre en Donnafugata (que hermoso nombre) y allí se queda todo... Un libro elegante que fue rechazado por los editores (Mondadori entre ellos), para ver la luz tardíamente y merecer el Premio Strega al año siguiente de su publicación. Il Gattopardo es el león jaspeado que aparece en el escudo de armas de la familia Salina y la novela es, fundamentalmente, la vida y pensamiento de Don Fabrizio Corbera (Príncipe de Salina) que es la vida y el pensamiento de toda una época, de todo un mundo que nunca fue.....Sus frases le definen mejor que ninguna reseña que yo pueda realizar de una novela imprescindible:


  • "[…] In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di 'fare'. Siamo vecchi, Chevalley, vecchissimi. Sono venticinque secoli almeno che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna a cui noi abbiamo dato il 'la'; noi siamo dei bianchi quanto lo è lei Chevalley, e quanto la regina d'Inghilterra; eppure da duemilacinquecento anni siamo colonia. Non lo dico per lagnarmi: è colpa nostra. Ma siamo stanchi e svuotati lo stesso." 
  • "Noi fummo i Gattopardi, i Leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti, gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra."
  • "I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria."